Obiettivi
HIGH SCHOOL RADIO
La puoi ascoltare su Elleradio FM 88.100 MHZ per Roma e Provincia,
su internet attraverso il sito www.elleradio.it,
sui cellulari grazie alle applicazioni per smart-phone e android scaricabili gratuitamente
Obiettivo degli studenti
Realizzare un progetto radiofonico della durata di un’ora, partecipando alla creazione di sigle, spot, promo e rubriche, condividendo la ricerca di argomenti e temi d’approfondimento da portare all’attenzione di chi ascolta.
Musica, intrattenimento, cronaca, sport, iniziative teatrali e culturali attinenti all’istituto che si rappresenta: tutto questo ed altro ancora è High School Radio, il mezzo più qualificato per consentire agli studenti di mettere in mostra idee, progetti, attitudini, capacità individuali a di gruppo.
Spazio garantito a chiunque avrà voglia di cimentarsi nella composizione di una trasmissione che dovrà saper trovare i giusti equilibri per non affievolire l’attenzione degli ascoltatori e mantenere un alto livello di competitività con gli altri istituti.
SIGLA
Come avviene con le canzoni, ogni cosa che prevede il connubio tra più elementi parte da uno scritto. La scrittura agevola la comprensione del messaggio. Asciuga il concetto mirando i punti essenziali.
Una sigla prevede il titolo, specifiche ad esso riferito e le coordinate relative alla produzione.
Es.: - L’istituto X è lieto di presentare (oppure: vi invita all’ascolto di)
STUDENTS, vita di classe a via…
Trasmissione curata e condotta dagli alunni del liceo XYZ
La musica è conseguenziale al soggetto. La scelta deve intonare la maestosità del messaggio che si vuole dare, oppure può essere accompagnata da canzoni a tema, legate al mondo scolastico. Per chi ha capacita può perfino realizzare un inedito. Ogni soggetto si può arricchire con vociare di sottofondo o frasi dei ragazzi. Queste si potrebbero anche aggiornare puntata dopo puntata, magari riportando affermazioni che anticipano il tema che si vuole trattare nel corso del programma.
La sigla di coda può essere una canzone, una poesia, un vox populi, una barzelletta o qualsiasi cosa con cui si voglia identificare la trasmissione.
La classica sigla di coda ripete lo stesso motivo, ridotto nella durata, con una introduzione del tipo: AVETE ASCOLTATO, oppure ABBIAMO TRASMESSO.
Nella sigla di coda, dopo i soliti riferimenti al titolo (uguali alla sigla di testa) si possono aggiungere i ringraziamenti ai compagni, al preside o al tutor.
STACCHI
Gli stacchi identificano il progetto.
Stai ascoltando Students, vita di classe al X, oppure più semplicemente STUDENTS. Servono ad informare della produzione in onda anche a coloro che si sono messi all’ascolto solo negli ultimi minuti.
Lo stacco è utile per l’identità, ma anche richiamare l’attenzione di chi ascolta. Lo stacco può richiamare i riferimenti per i contatti telefonici, oppure per il sito o la pagina facebook.
PROMO
Anche il promo necessita di un testo scritto. Il promo - come lascia intendere la parola - serve a promuovere qualcosa che si sta per realizzare. La televisione li usa per pubblicizzare film prossimi alla messa in onda, eventi o produzioni in fase di allestimento. Nel nostro caso il promo può servire a lanciare messaggi sulle attività scolastiche che si stanno svolgendo o che si svolgeranno. Del tipo: Per il giorno Y l’istituto X organizza una mostra di beneficienza presso i saloni della scuola siti in via Z. Il ricavato sarà devoluto all’associazione W. Vieni a dare il tuo contributo.
Oppure: Per il giorno Y l’istituto X aderirà all’iniziativa Z. Questa consentirà di ecc., ecc.
Trattandosi di un messaggio, leggere il testo ad voce alta serve a scoprire difficoltà di pronuncia soprattutto nei casi di frasi particolarmente complesse. A volte basta cambiare una parola per rendere il discorso più fluido, ricordando che le difficoltà di lettura si amplificano nella comprensione di chi ascolta. Una frase contorta equivale ad un disco che salta.
Un promo può ad esempio riportare la scaletta del programma.
Esempio: In questa puntata… con la descrizione di quanto verrà fatto ascoltare.
SPOT
Lo spot ha generalmente valore pubblicitario. Nel nostro caso lo utilizzeremo per mettere in evidenza riflessioni e considerazioni in ordine sparso dei ragazzi sui temi trattati nella puntata. Se ad esempio ho dieci risposte al tema del giorno raccolte a ricreazione, potrò mandarle in onda anche una per volta, diluite nell’arco del programma. In questo modo tengo sempre in primo piano l’argomento prioritario scelto, anche laddove si sia temporaneamente cambiato discorso.
Lo spot non deve essere scritto; può bastare una singola risposta di uno studente o una riflessione, registrata a parte. Anche una barzelletta (possibilmente pulita) può essere utile per colorare il programma.
RUBRICHE
La rubrica è la massima espressione creativa della comunicazione: rappresenta la polpa più succosa del frutto, ripulito della buccia e delle parti meno dolci.
L’importante è stupire, riuscire a fare cose in forme e modi alternativi agli altri.
Sono infiniti gli argomenti che si possono affrontare: cinema, sport, spettacolo, cronaca, barzellette, musica, gossip, personaggi, curiosità, ecc. ecc. Chiunque può avere l’idea vincente anche laddove la tematica non sia propriamente una novità assoluta.
Trovando la chiave giusta ogni argomento può trovare nuova vita e motivo di confronto con quanto già esistente. Un montaggio particolare, una sequenza alternata, una visione diversa inducono a valutazioni diverse in base al carattere di chi le propone.
Qualsiasi argomento può essere spunto di interesse collettivo. Parlando di animali, di auto o di cibo, come di vestiario, vacanze o libri l’unica cosa che conta è sapere cosa dire per attirare l’attenzione.
L’importante sarebbe stupire, ma siccome questo non sempre è possibile bisogna puntare su notizie accattivanti di scarsa conoscenza o di situazioni in grado di generare un confronto diretto tra chi parla e chi ascolta.
Un esempio emblematico è sicuramente “Il senso della vita”, programma Tv di Paolo Bonolis trasmesso da Canale 5. Malgrado la bravura del conduttore e personaggi da premio Oscar (tra cui Benigni appunto) il format non ha avuto successo, fino ad essere cancellato dal palinsesto. Il problema? Uno solo, eppure decisivo per le sorti del programma: la foto che immortalava un momento della vita del protagonista era esclusiva della persona chiamata a raccontarne le emozioni vissute.
Benigni che alza il premio Oscar a Los Angeles può suscitare in me partecipazione quale italiano, ma il resto? Vederlo mano per la mano con la moglie a passeggio per una strada di Capri quali sensazioni può suscitare nel telespettatore? Può seguire il programma per simpatia al personaggio, ma la chiave non è sicuramente quella più adatta a garantirsi uno share d’alto livello.
Mettiamo lo stesso programma con una canzone. A differenza della foto, la canzone è di tutti e chiunque ascolta può rapportarsi con la persona che descrive le proprie emozioni. Per uno a cui il brano ricorda un amore finito, c’è ne è un altro che lo lega al periodo di scuola, un altro ad una vacanza da dimenticare. La musica è di tutti, la foto no. Questa la differenza che ha portato il programma radiofonico di Elleradio “VIP, Very Important Hit” ad avere tanti ospiti illustri e tanto gradimento da parte del pubblico.
INTERVISTE
E’ la parte più appagante del lavoro giornalistico o di intrattenimento. La presenza in studio anima sicuramente la diretta, soprattutto se si ha ben presente il personaggio che si ha di fronte, di cui un bravo conduttore deve conoscere vita, morte e miracoli. Un valido aiuto può venire dagli autori in quanto più occhi vedono sicuramente meglio di due, soprattutto se l’ospite non è un amico di famiglia e quindi non si ha una conoscenza diretta.
Una intervista, ovunque fatta, ha comunque il segno distintivo di chi la realizza, in base alle domande rivolte. Per svolgere una intervista è basilare sapere di cosa si parla, bisogna possedere proprietà di linguaggio, essere credibili anche attraverso un abbigliamento adeguato.
SCHEDE
Le schede servono per gli approfondimenti, per focalizzare gli argomenti nei punti essenziali, per raccontare il personaggio senza sprecare troppe parole che speso scadono in una inutile esaltazione solo perché hanno accettato di concederci qualche minuto del loro tempo.
Una scheda accattivante è l’insieme di musiche parole ed interviste, montate in maniera adeguata per tenere sempre alto l’interesse di chi ascolta.
Luzzi Paolo